Agenzia di rappresentanze abbigliamento e calzature

Avendo sperimentato tutte le varianti del rapporto tra agente e cliente, la nostra filosofia imprenditoriale si basa sull’assoluta collaborazione e condivisione di problemi. Le esigenze della clientela, perciò, incontrano la nostra massima attenzione e sollecitudine.

Ci proponiamo anche nel partecipare ad una corretta “gestione” del punto vendita, offrendo la nostra esperienza nella gestione di negozio, reperimento personale, monitoraggio attivo del punto vendita. Negli anni siamo riusciti a sviluppare una rete infrastrutturale suddivisa in 1000 mq di showroom, per la presentazione del prodotto al cliente, gestita da un ufficio amministrativo, da una reception e una rete di agenti che per la maggior parte dei brand ha una competenza territoriale sul Triveneto.

L’obiettivo primario di P.F.C. Studio è attivare gli strumenti adatti a gestire le nuove sfide del mercato, e metterli a disposizione dei nostri Partners, cercando di diventare un’insostituibile strumento e punto di riferimento.

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BasicNet vola del 27% nel primo trimestre

04-05-2023

      BasicNet, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e per il tempo libero, ha chiuso il primo trimestre del fiscal year con un fatturato consolidato pari a 108 milioni di euro (rispetto ai 84,6 milioni dell’anno scorso), con una crescita del 27,7%. Il fatturato consolidato include le royalties dai licenziatari commerciali e produttivi (16,3 milioni di euro, -6,4%) e le vendite dirette (+36,4%). Queste ultime crescono significativamente rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente anche grazie al contributo di K-Way France, acquisita ad aprile 2022. Le vendite aggregate dei prodotti recanti i marchi del gruppo sono state pari a 293,5 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto ai 277,5 milioni del primo trimestre 2022. In particolare, quelle dei licenziatari commerciali e dirette hanno totalizzato 220,8 milioni di euro (+11,0%), mentre quelle dei licenziatari produttivi 72,7 milioni (-7,5%). Le vendite dei licenziatari commerciali si confermano in forte crescita in Europa (+26,3%), regione che rappresenta circa il 72% delle vendite aggregate, mentre si riducono nelle altre regioni (Americhe -23,4%, Asia e Oceania -11,4%, Medio Oriente e Africa -8,3%), a causa di «un calo in parte legato a un contesto di instabilità economica e limitato, peraltro, a un numero ristretto di mercati, che nel periodo precedente avevano registrato performance di crescita straordinarie». L'ebitda è stato di 14,8 milioni di euro (14 milioni al 31 marzo 2022, +5,5%), mentre l'ebit di 10,8 milioni di euro, in linea con i primi tre mesi del 2022. Sulla base del portafoglio ordini acquisito e del previsto contributo dei flussi di royalties e sourcing commission, BasicNet afferma che «è possibile attendere che anche per l'esercizio in corso si confermi lo sviluppo positivo del fatturato consolidato». I risultati della gestione caratteristica «restano comunque condizionati dall'evolversi del contesto macroeconomico e geopolitico globale».
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SCHOTT ICONS 613, 740, 184SM

10-03-2023

Dal 1913, la famiglia Schott ha creato stili senza tempo che si sono radicati nella cultura americana. Ci dedichiamo alla produzione negli Stati Uniti e portiamo avanti l'eredità di quattro generazioni. Le nostre giacche hanno superato la prova del tempo e hanno reso i nostri capispalla 613, 740 e 184SM  iconici. Nel 1928, Irving Schott, fondatore di Schott Bros, disegnò la prima giacca da moto venduta a soli $ 5,50. Con il pensiero e lo sforzo che è andato in ogni dettaglio, Irving ha deciso di chiamare la sua nuova giacca da moto con il nome del suo sigaro preferito, The Perfecto. Perfecto è resistente, robusto e subito accettato. Realizzati con funzionalità all'avanguardia, i dettagli che entrarono nelle prime giacche rimangono ancora nella nostra 613 "One Star" che realizziamo 90 anni dopo. Nel corso di 90 anni, la giacca da motociclista Perfecto si è radicata nel tessuto della cultura americana. Per questa nuova generazione di motociclisti, la giacca Perfecto® era un simbolo dell'eccitazione, dell'avventura e del pericolo che alimentavano il loro fascino per le motociclette. È diventato un simbolo di spavalderia e ribellione dalle strade del centro di New York City alle strade aperte in tutto il mondo.   Il peacoat navale in lana melton è stato originariamente sviluppato per i "reefers", i marinai responsabili di arrampicarsi sul sartiame delle navi a vela in climi marittimi rigidi. I marinai avevano bisogno di un capospalla resistente che al freddo e all'umidità, che si abbottonasse per proteggere il collo e consentire il movimento delle gambe e della vita durante l'arrampicata. Durante lo scoppio della seconda guerra mondiale, i produttori furono coinvolti per fabbricare i loro prodotti di competenza per sostenere lo sforzo bellico. Per Schott uno di quei prodotti era il peacoat. Grazie alla funzionalità e all'aspetto senza tempo di questo stile, abbiamo continuato a realizzarlo per i proprietari di terraferma. Con lana melton pesante che è difficile da trovare altrove, capirai perché questo stile è unico e fa parte della nostra offerta da oltre 70 anni.   Alcune delle prime giacche da aviatore realizzate avevano lo scopo di mantenere i piloti al caldo nelle cabine non riscaldate. Abbiamo aggiunto il 184SM alla linea nel 1977 per fornire uno stile al mercato civile basato sugli originali, ma con maggiore funzionalità e comfort. Questa giacca include una fodera con cerniera e un colletto rimovibile (il nostro design originale 4 in 1) in modo che possa essere indossata quasi tutto l'anno. Alcune altre aggiunte come il retro bi-swing e le tasche laterali lo rendono versatile e classico.
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Schott Perfecto’s History La storia di un’icona

09-03-2023

La madre di tutte le giacche da moto Vi invitiamo a leggere l'articolo uscito ieri su www.rustandglory.com Photo credits: IG @AlexanderLeaving “Perfecto” ha una chiara radice latina: significa compiuto, ideale, coerente con i valori più alti, con gli ideali supremi. Ha perfettamente senso, dunque, che il fondatore dell’azienda di capi in pelle Schott NYC, Irving Schott, abbia scelto questo nome per identificare la giacca più iconica prodotta nei suoi stabilimenti, il “chiodo da motociclista” che tra soli cinque anni compirà un secolo di esistenza. In realtà, Mr. Irving, figlio di russi emigrati a New York, non sapeva – o forse sì – che stava disegnando e mettendo sul mercato la giacca da moto “perfetta” e che il pubblico dei biker, dei rocker e degli outlaw glielo avrebbe presto riconosciuto. L’azienda Schott venne fondata nel 1913 e operò a lungo negli scantinati di un palazzo nel Lower East Side di Manhattan, a New York. Inizialmente, Irving Schott e i suoi impiegati producevano capi in pelle su commissione facendosi notare per i dettagli in pelliccia, come il colletto e i polsini. Negli anni ’20 del secolo scorso si verificò l’esplosione di un nuovo mezzo di trasporto: la motocicletta. Non fu una novità di quegli anni (Harley Davidson era nata nel 1903) ma le moto cominciavano ad assomigliare a qualcosa di ben definito e non erano più soltanto biciclette con un motore. All’evoluzione nel design delle due ruote, seguì presto il bisogno di maggiore sicurezza e fu così che Mr. Irving, da bravo imprenditore, fiutò il business per la produzione della sua prima giacca di pelle in serie: il Perfecto. Inizialmente, intercettò il suo pubblico presso il concessionario locale Harley Davidson con un prezzo fissato a 5,50 dollari. Com’è fatto un Perfecto? Il Perfecto è una giacca che richiede molti stadi di lavorazione, tanto per la scelta e la trasformazione della materia prima, quanto per la cucitura dei vari strati tra loro. Le stesse zip rappresentarono una novità introdotta da Irving Schott il quale brevettò un sistema per innestarle sulla pelle spessa e rigida delle sue giacche, disegnate per mantenere il calore corporeo nei gelidi inverni newyorkesi. La novità più importante introdotta con il Perfecto fu la chiusura asimmetrica. La zip centrale è progettata infatti per essere tirata con una sola mano, magari indossando i guanti, così da consentire al motociclista la massima agilità. Si tratta di una soluzione pensata per uno scopo pratico, senza nessuna concessione all’estetica. La cintura in vita impedisce il passaggio dell’aria durante la guida. Le tasche, asimmetriche anch’esse, sono studiate per l’accesso più semplice possibile. Sono presenti due piccoli rever, caratteristica che più di tutte le altre connota esteticamente il Perfecto, che spariscono nel momento in cui la cerniera viene chiusa fino al collo. Negli anni, sono stati messi sul mercato vari modelli di Schott Pefecto ma i due più iconici restano il 618 e il 613. Il secondo si distingue dal primo per la presenza di una stelletta sulle spalline. Si tratta dell’unica concessione all’estetica pensata da Mr. Irving, così da differenziare la propria offerta agli occhi dei potenziali clienti. Il modello 613 è stato prodotto a fasi alterne in tutti gli anni di esistenza del Perfecto. Il prezzo di uno Schott Perfecto nuovo sio aggira intorno ai 1.200 euro. Proseguiamo con il nostro excursus storico Fu certamente il Selvaggio (The Wild One), film con Marlon Brando del 1953 a rendere per la prima volta noto il Perfecto al grande pubblico e a connotarlo come la giacca degli outlaw, tanto che all’uscita del film e per parecchi anni dopo, alcune scuole americane vietarono ai propri studenti di indossarla. Lo stesso James Dean, ai tempi un’icona dei teenagers, si fece spesso fotografare indossando un Perfecto. Gli anni ’60 furono quelli dell’America edonista e improvvisamente ricca, dei quartieri residenziali con giardino e dei primi lavori “dalle 9 alle 5”. In quel periodo, il Perfecto venne oscurato da Brooks Brothers, J. Press e dagli altri marchi preppy, restando appannaggio dei gruppi di motociclisti come gli Hell’s Angels. Fu nella seconda metà degli anni ’70 che lo Schott Perfecto conobbe un comeback eccezionale: prima con i Ramones, poi con Bruce Springsteen e Lou Reed che lo indossarono in ogni occasione. Proprio nel 1975, grazie a numeri di produzione sempre crescenti, Schott decise di spostare gli stabilimenti produttivi da Manhattan al vicino New Jersey. Gli anni ’80 e ’90 furono forse il momento di massimo splendore per l’iconica giacca Schott: da Joan Jett ai beniamini dell’hard rock e del glam metal, tantissimi artisti ne fecero la bandiera del loro stile, tanto è vero che molto difficile immaginare un giovane Slash senza il suo Perfecto. Dal 2018, lo Schott Perfecto è esposto al MOMA (Museum of Modern Arts) di New York, come esempio di design eccezionale. Una storia di 95 anni che noi di Rust and Glory ci auguriamo che possa continuare per sempre. Long live Schott Perfecto! Marlon Brando nel 1953. A seguito del film “Il selvaggio” molte scuole americane vietarono il Perfecto James Dean negli anni ’50 Bruce Springsteen nel 1975 I Ramones nel 1997 Lou Reed negli anni berlinesi Brad Pitt per uno shooting a Londra nel 1992 Il Perfecto realizzato in partnership con Sailor Jerry Spiced Rum. Sailor Jerry è considerato il padre della American Tattoo Art Lo Schott Perfecto esposto al MOMA nel 2018 Fonte: Schott Perfecto's history. La madre di tutte le giacche da moto (rustandglory.com)
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Superga firma una capsule per Bata

07-12-2022

Superga e Bata uniscono per la prima volta le forze in una collezione di calzature dal tocco british che mixa coolness, street style e vestibilità. I due brand hanno svelato un nuovo beatles boot per la FW 22-23 dove lo stile casual sportivo della casa torinese di calzature si fonde con il Dna del colosso del retail di calzature. Gli stivali realizzati con materiali morbidi sono caratterizzati dalla suola platform di 4 cm con soletta interna personalizzata “Superga X Bata”.  Il nuovo modello Superga x Bata è attualmente disponibile in due varianti colore, nero e marrone, online e presso tutti i punti vendita Bata. Fonte: it.fashionnetwork.com

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